Perchè i social network sono gratuiti? Stampa
Risorse - Social Network
Scritto da Administrator   
Sabato 18 Gennaio 2020 17:37

 

Oggi mi è capitato di òeggere su Forbes la classifica delle aziende più quotate in borsa e sono rimasto impressionato dai numeri di Facebook: 55,8 miliardi di dollari di ricavi annui, per una capitalizzazione complessiva di 512 miliardi di dollari. 

A questo punto la domanda sorge spontanea: come è possibile che i social network siano gratuiti?

Naturalmente, vi chiederete, qualche sorta di trucco deve pur esserci se per usare Facebook, Twitter, Instagram o Whatsapp non spendiamo nulla e i proprietari di queste società fanno soldi a palate.

Bene, cominciamo ad intenderci sul termine pagare. Troppo spesso associamo questo verbo solo ed esclusivamente al denaro, ma oggi esiste un controvalore molto più ricercato: i nostri dati, la privacy e l'identità.

In pratica, le società proprietarie dei vari social network monitorano gran parte delle nostre interazioni nei social network, come i nostri dati personali, le posizioni recenti e una miriade di altre informazioni. E come è possibile tutto questo? Tutto nasce dalla più grande bugia che diciamo ogni volta che ci registramo ad uno di questo servizi: "Confermo di aver letto e accettato i Termini e le Condizioni d'uso" .

Al momento dell'accettazione delle condizioni d'uso, noi consentiamo alle società in questione di far circolare liberamente i nostri dati poiché da quel momento appartengono legalmente alle stesse società. Questo per orientare e settare il "vero" business dei social media: la pubblicità. In alcuni casi, le aziende possono vendere i nostri dati ad altre società in modo da inserire contenuti pubblicitari in base alle nostre informazioni, gusti, hobby, ecc.

Basti pensare allo scandalo Cambridge Analytica con Facebook, che nel 2018 ha utilizzato i dati degli utenti senza la loro autorizzazione.

In pratica, tutta la pubblicità che troviamo su Instagram o Facebook, è stata selezionata per essere rivolta a persone che hanno i vostri stessi gusti e, dunque per i social network finiamo per non essere "clienti" ma il "prodotto da vendere". Questo è il motivo reale per cui queste aziende sono valutate quanto un tempo erano stimate le multinazionali legate ai prodotti petroliferi.

Articoli correlati

Written on 31 Luglio 2015, 17.34 by maestroroberto
Il social networking sta monopolizzando l'esperienza digitale di bambini, ragazzi ed adulti. Anche gli alunni più piccoli si...
Written on 02 Novembre 2020, 13.55 by maestroroberto
No, non si tratta nè di un post su uno strumento per la didattica e nemmeno la segnalazione di una buona pratica. Ma partendo dal...
Written on 15 Settembre 2015, 18.11 by maestroroberto
PBLearn (Project Based learning) è uno strumento per il social learning nato per stimolare il maggior coinvolgimento degli studenti e...
Written on 27 Settembre 2017, 12.47 by maestroroberto
Al momento si tratta di un esperimento a cui partecipa un numero limitato di utenti, ma Twitter sta procedendo alle prove generali di quello...
Written on 19 Marzo 2015, 20.15 by maestroroberto
Poco meno di un anno fa segnalai Fidenia, un social learning made in Italy che rappresenta una soluzione capace di coniugare le più...
Written on 10 Gennaio 2020, 19.05 by maestroroberto
Una delle cose più scoccianti nell'uso di Whatsapp è costituito dal fatto che se stiamo utilizzando l'app lo comunichiamo...