Ecco un'altra risorsa utilizzabile per il Giorno della Memoria.
La collega Patrizia Ercole ha realizzato una presentazione utilizzando il copioso materiale (disegni e poesie) proveniente dal lager di Terezin, nella Repubblica Ceca.
Il campo di concentramento di Theresienstadt fu attivo dal 1941 al 1945 e fu utilizzato sia come struttura detentiva per il transito dei prigionieri verso altri campi di steminio, sia per la loro decimazione (circa un quarto di chi vi transitò morì).
Una delle caratteristiche che caratterizzarono questo campo fu il tentativo da parte degli ebrei di ricreare condizioni di "apparente normalità". I bambini, ad esempio, continuarono a frequentare una specie di scuola e la comunità riuscì a pubblicare una rivista illustrata, Vedem, che trattava di poesia, dialoghi e recensioni letterarie ed era completamente prodotta da ragazzi di un'età compresa tra i dodici ed i quindici anni.
"L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis creò una classe di disegno per bambini nel ghetto: il risultato di questa attività furono oltre quattromila disegni che Dicker-Brandeis nascose in due valigie prima di essere deportata ad Auschwitz. Questa collezione riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Molti di questi disegni possono oggi essere ammirati al Museo ebraico di Praga dove la sezione archivio dell'Olocausto è responsabile dell'amministrazione della collezione di Theresienstadt" (Wikipedia).
Lo slideshow di Patrizia Ercole ci restituisce parte di questa preziosa e struggente testimonianza, che credo possa essere opportunamente presentata in classe, già dalla scuola primaria.
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