Ospito volentieri nel mio blog un illuminante contributo di Ken Robinson (ricordate il suo intervento al TED 2006 di cui parlai qualche tempo fa?) sulla necessità di ripensare il sistema scolastico sulla base di nuovi paradigmi educativi.
Il mondo globalizzato richiede un ripensamento dell'intero sistema educativo/scolastico, elaborato in un epoca lontanissima dall'attuale realtà.
Invito tutti a meditare su questa stimolante e preziosa provocazione.
Commenti
Da insegnante mi sento in discussione…Cosa faccio io per evitare di porre un freno al modello di scuola fabbrica che deteriora le capacità più autentiche e genuine dei bambini? Anche il mio DNA di educatrice è compromesso e posso solo sperare in un'alterazione cromosomica pensandoci bene nella scuola italiana c'è già ed è la disabilità. Essa nelle sue mille forme costringe noi insegnanti a diversificare le risposte alla richiesta di presenza, se non proprio di partecipazione, di questi allievi che difficilmente riescono a conformarsi e standardizzarsi . Così forse il sistema si scardina e molto lentamente ( a volte troppo) si trasforma lievemente…così si scardinano e si mettono in crisi modalità di fare scuola obsolete e anestesizzanti…si riscopre il valore supremo dell'estetica dell'arte che consente sempre di entrare in comunicazione con l'altro e di tentare un argine alla peste della disattenzione dilagante. Occorre una maggiore formazione di noi insegnanti in questo campo..Forse dobbiamo diventare un po' artisti ciscuno nelle forme che maggiromente ci attraggono, la musica, o il disegno, la manualità in genere, la danza o l'arte dell giardinaggio. L'invito è quello di valorizzare le nostre competenze, qualche passione d'infanzia o gioventù e la voglia di giocare sempre…
Grazie per aver comunicato questo contributo sostanziale!
Belle cose e buon lavoro! Citazione
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