Segnalo questo lavoro realizzato da due alunni di classe II della scuola secondaria di primo grado "A. Volta" di Collemarno (AN), scuola appartenente al mio Istituto Comprensivo Ancona Nord.
Si tratta di un buon esempio di accoglienza prodotto in occasione dell'arrivo in classe di un nuovo studente straniero, fuggito dalla guerra civile in corso in Siria.
Una conferma di come il linguaggio digitale possa servire a colmare distanze e differenze, ma anche la riprova di come nei giovanissimi permangano quei sentimenti di solidarietà e di accoglienza che, purtroppo, gli adulti sempre più raramente riescono a testimoniare.
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