Libri di testo digitali per alunni dislessici |
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Martedì 08 Settembre 2009 14:23 |
Fornire agli alunni dislessici e con disturbi specifici dell'apprendimento una copia digitale (in cd-rom) dei libri scolastici, leggibile con un programma di sintesi vocale. Senza alcuna spesa di produzione o spedizione da parte delle famiglie. È questo il nuovo servizio che l'Associazione italiana dislessici (Aid), grazie alla partnership triennale con la fondazione Telecom Italia, offre a quel 4 per cento degli studenti italiani delle elementari, medie e superiori che è colpito, in modo più o meno pesante, da questo disturbo. Collegandosi con il sito www.biblioaid.it e compilando un modulo di autocertificazione, è possibile consultare l'elenco delle case editrici per la fornitura di cd rom con file in formato "pdf", decifrabili con un qualsiasi software di sintesi vocale. "a giugno ad oggi sono arrivate 23mila richieste - dice Maria Grazia Pancaldi dell'Aid - e abbiamo già distribuito 9mila libri. L'anno scorso ci siamo fermati a 13mila. Il merito della gratuità di quest'anno è dell'accordo con la fondazione Telecom Italia, che ci ha fornito anche personale e aiuto informatico". Le richieste arrivano da tutte le regioni italiane - Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto in testa - e anche dagli istituti di lingua italiana all'estero (Australia, Grecia, Inghilterra...).
Il progetto BiblioAid nasce nel 2006 con lo scopo di aiutare bambini e ragazzi dislessici a raggiungere il successo scolastico. La sede è nei locali degli Istituti tecnici Aldini Valeriani e Sirani di Bologna. "Ci arrivano i file in pdf direttamente dalle case editrici - continua Pancaldi - noi ci occupiamo di adattarli, indicizzarli e masterizzarli". Da quest'anno potranno accedere al servizio anche altri alunni disabili con problemi di lettura, come ipovedenti e paraplegici. Con l'arrivo del nuovo anno scolastico, tra l'altro, nella provincia di Bologna sono diventati più restrittivi i termini per ottenere la certificazione. Quali saranno le conseguenze per i ragazzi dislessici? "Minime o nulle - spiega Pancaldi - anche se come Aid abbiamo dovuto lottare affinché si mantenesse il supporto dell'insegnante di sostegno per i casi più gravi di disturbi dell'apprendimento. Il pericolo era che circa 800 studenti si trovassero da un giorno all'altro senza nessun aiuto 'speciale'. Dobbiamo ringraziare la Provincia di Bologna per averci ascoltato".
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