Come spendere i 500 euro del bonus nella Circolare del MIUR

Il MIUR ha inviato stamattina alle scuole la Circolare "Carta del docente. Istruzioni operative", che illustra come potranno essere spesi i 500 euro del Bonus per l'autoformazione, come previsto all'interno della legge sulla Buona Scuola.

Da lunedì 19 ottobre saranno accreditati i 500 euro ai docenti con un'emissione straordinaria che non sarà cumulata allo stipendio. Le spese da rendicontare saranno quelle effettuate nel corso di questo anno scolastico e dunque dal 1 settembre 2015 al 31 agosto 2016.

La dichiarazione delle spese effettuate, completa di scontrini e ricevute dovrà essere consegnata alle segreterie scolastiche entro il 31 agosto 2016 e saranno poi i Revisori dei conti a controllare se la spesa sarà conforme all'autoformazione. Nel caso in cui la somma sarà utilizzata in maniera non conforme alle finalità indicate dalla legge, cioè la formazione e la valorizzazione delle competenze professionali, o non rendicontata o rendicontata in maniera incompleta, la stessa sarà destratta dalle risorse assegnate l'anno successivo, quando sarà consegnata ai docenti una vera e propira card con la somma precaricata.

Nel caso in cui non si utilizzassero per intero i 500 euro si potrà disporre della cifra residua nell'anno scolastico successivo.

Destinatari del Bonus sono tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a part-time, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova.

Ecco in sintesi come potranno essere spesi i 500 euro :

  • acquisto di libri e testi, di hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale.
  • ingresso a musei, mostre, spettacoli, cinema, concerti.

Avranno diritto al bonus anche i docenti di religione cattolica in quanto non si tiene conto del tipo di insegnamento svolto, quanto piuttosto il tipo di rapporto di lavoro, l'essere docente «di ruolo».

A breve sarà inviata alle scuole una nota ancora più specifica per quanto concerne la rendicontazione delle spese sostenute.

Ancora non c'e' chiarezza su alcuni aspetti, come le eventuali spese superiori ai 500 euro, oppure sui costi aggiuntivi dei corsi di formazione (spese alberghiere, ecc). Si attendono ulteriori chiarimenti.

Scarica la nota "Carta del docente. Istruzoni operative"

Fonte: OrizzonteScuola

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