Regolamento primo ciclo |
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Docenti - Normativa |
Sabato 20 Dicembre 2008 09:31 |
E' praticamente pronto il decreto attuativo della Riforma Gelmini, consultabile qui. Da
è possibile ricavare la sintesi di tali provvedimenti:
Molto spesso, recentemente, il dibattito affidato ai media si è soffermato su alcuni aspetti (maestro unico e tempo pieno) di forte impatto emotivo e certamente anche sostanziale sul piano qualitativo (basti pensare all'inevitabile limitazione di opportunità per i bambini che il ritorno all'insegnante unico comporterà o alla destrutturazione sostanziale di un modello scolastico di tempo lungo invidiatoci in tutto il mondo....), come origine e causa del conseguente taglio del numero dei docenti dal prossimo anno. Comunemente si definisce compresenza l’atto di essere presente con altri nella stessa classe, funzione svolta da due o più docenti soprattutto nella scuola elementare e media e, in misura limitata, negli altri ordini di scuola. La compresenza si concretizza in varie forme: sia con gli insegnanti impegnati insieme sulla classe, sia in azioni che coinvolgono piccoli gruppi di allievi. Le pratiche più frequenti sono quelle miranti attraverso l’azione di più docenti che insieme ricercano e concorrono a sviluppare il processo di apprendimento attraverso la ricerca da parte degli alunni, attraverso la presenza contemporanea di due insegnanti si è riusciti, nelle migliori esperienze italiane, a svolgere quella ricerca-azione che ha reso possibile il superamento della didattica frontale, facilitando la comprensione del processo di formazione del pensiero, la formulazione e verifica di ipotesi, la sperimentazione in laboratorio delle idee che si sono elaborate precedentemente. Senza la compresenza diventa impossibile consentire l'uso dei laboratori di informatica, spesso composti nelle scuole primarie da 6 - 7 computers e quindi praticabili solo previa suddivisione in due gruppi che si alternano grazie alla contemporaneità di presenza docente. Ma senza compresenza diventa assai difficile poter effettuare visite guidate o viaggi di istruzione visto che la normativa attuale non consentirebbe la possibilità di superare il rapporto di un insegnante ogni 15 alunni. Ma la compresenza risulta ancora il più formidabile strumento per aiutare i soggetti più deboli. Ascolto, attenzione, individualizzazione del percorso formativo sono rese possibili grazie alla compresenza. In assenza di questo apporto plurimo, difficilmente si trovano le energie per dare ascolto e voce a tutti gli alunni. Attraverso la compresenza è possibile svolgere le attività in piccolo gruppo, magari con l’intervento specifico dell’insegnante di sostegno, offrendo pari opportunità a tutti gli alunni in situazione di disagio.
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