Filastrocche inedite di fine anno
Ecco un'altra batteria di filastrocche inedite di Marzia Cabano per la fine dell'anno scolastico.
Anche in questo caso trovate un ventaglio di soggetti che possono adattarsi a diverse circostanze.
Si spazia da una filastrocca dedicata alle note musicali in chiave primaverile, ad un'altra sul mese di giugno, ad un pensiero in rima sul terribile attentato di Manchester, alla classica filastrocca di fine anno scolastico.
Eccole!
DO dove sei primavera?
RE regno qui, tra i fiori!
MI mi rispettano tutti quanti;
FA fa bello, sbocciano e mi ringraziano;
SOL soltanto io offro profumi intensi!
LA la farfalla mi adora…
SI -sì, abbiamo capito,ma quante arie!
DO RE MI FA SOL LA SI,
la primavera è fatta così!
GIUGNO
Eccoci a giugno, il mese del sole
che chiude le porte allo studio e alle scuole,
eccoci a giugno , il mese della libertà
di stare qua o di andarcene là…
Lui prende il nome dalla dea Giunone,
dell’estate ha le chiavi , è il padrone!
Anche la falce sa tenere in pugno
e sorride , non ha mica il g r u g n o ;
Allegro si appresta alla mietitura ,
poi si riposa e fa buona lettura.
“ Giugno che sei maturità dell’anno”,
ti prego , toglimi questo affanno:
-Sarò promosso ,vero? Ci conto!
Giugno mio bello, per il mare son pronto!-
ATTENTATO ALL'ARENA...
Tra poco finirà la scuola,
tutti noi faremo “la ola”!
Conteremo - 10 9 8 7 6…
arrivederci ,compagni, amici miei !-
Un salutone alle maestre, un abbraccio alle bidelle
che ci han salvato con il suono delle campanelle
nei momenti in cui magari una regoletta
non ci veniva più in mente per la fretta
di pensare ad un gioco da fare nell’intervallo:
scambio di figurine, indovinelli o un ballo…
Ci attende un riposo meritato
dopo un anno molto impegnato,
perciò BUONE VACANZE a tutti gli studenti d’Italia,
anche a quella tenera, piccola canaglia
un po’ litigiosa ,forse perché troppo sola,
ma che tanto è stata aiutata e capita dalla SCUOLA!
CHE AFA!
L’asfalto è incandescente,
va la gente lentamente.
Si squaglia il mio ghiacciolo,
fa caldo sul poggiolo!
Il cielo non è azzurro,
si fonde come burro,
non ha acqua il torrente,
non c’è memoria in mente
di un’estate così afosa
ed anche un po’ noiosa…
L’orologio pare fermo su un sogno che è l’inverno!
AL RIPARO!
Quando il cielo si fa nero
e fa paura per davvero,
quando brontola di rabbia
come animale in gabbia,
ecco, è ora di scappare
e di andarci a riparare!
NON PUOI CAPIRE...
Se guardi fuori dove non ci sono alberi,
non puoi sapere se c’è il vento:
i muri sono fermi, immobili…
se ti trovi invece immerso nel verde,
allora il vento si mostra a te
e ti fa c i a o con la sua mano!
SICCITA'
Ho rivolto lo sguardo al cielo,
non c’è nulla, solo un velo
sempre uguale, opaco, strano…
-Qualcuno può darci una mano
a fare scendere qualcosa
su una estate troppo afosa?
Ieri sera ho aperto il rubinetto
Ed ho provato un certo effetto,
l’acqua scendeva, ma solo un filino,
non ce n’era neppure per il gattino!
Come faremo andando avanti
con poca acqua e noi così tanti?
PIOGGIA CATTIVA
Pioggia d’estate che scendi impetuosa,
che picchi, che sbatti sopra ogni cosa,
perché fai dei danni? Su, dimmi perché
non vai solamente da chi aspetta te,
ma spacchi ,distruggi, fai cose pazze…?
La colpa è dell’uomo? Di “alcune razze”?
CORRI!
Quando le rondini si affannano tanto,
quando sul cielo c’è un grigio manto,
quando il tuo albero piega la chioma e ha dolore
quando di terra nell’aria c’è odore,
quanto lontano è il TUONO a parlare…
Corri al riparo! C’è il temporale!
LE FONTANE
Le fontane del paese mio
parlavano di tutto, anche di Dio.
Raccontavano storie di tempi lontani,
quando i giganti eran dei nani,
ora parlano, piano e ripetono ancora
che un tempo era bello, non come ora!
Manca loro la voce, ce n’è solo un poco,
il sole è più caldo, ormai pare un fuoco!
Speriamo davvero, speriamo mio Dio
che l’acqua non taccia nel borgo mio!
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