I colleghi che sanno già di dover insegnare a settembre l'italiano in prima elementare si stanno tormentando sotto l'ombrellone per decidere quale metodo didattico utilizzare per far apprendere le strumentalità di base della lettura e della scrittura.
A questo proposito ritengo importante il contributo offerto dal collega Ercole Bonjean sul metodo globale fonematico.
Ercole si sofferma sulle motivazioni alla base di questa opzione e sull'annosa diatriba tra metodo analitico e metodo globale e sulle opportune strategia capaci di inegrare le due soluzioni.
Quello che mi piace rilevare è la sottolineatura dell'importanza della sinergia e della coerenza metodologica tra docenti di team (in prima tutti i docenti contribuiscono all'acquisizione della lettoscrittura).
"La difficoltà di un maestro di prima elementare non sta tanto nell'insegnare a leggere e a scrivere (meta che viene raggiunta almeno a livello strumentale dalla quasi totalità degli alunni) quanto far sì che quel magico momento (formato da curiosità e fatica) si trasformi in amore per la lettura e la scrittura". Sono parole di Marisa Bracaloni che, a proposito di metodi per l'insegnamento della lettura e della scrittura propone un'ipotesi di lavoro che integra metodo fonico-sillabico a metodo globale.
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